lunedì 28 novembre 2011

0 Avron Registro Mercato Nazionale – censimento o proposta commerciale?





In periodo di censimento, in diversi ci hanno segnalato di aver ricevuto una lettera da Avron Registro Mercato, società con sede legale a Bratislava, in cui si richiede l'aggiornamento dei dati relativi alla loro impresa. Una lettera che potrebbe indurre a pensare a qualche adempimento collegato al censimento 2011. Si tratta invece di una proposta commerciale, al prezzo di € 1.271 l’anno.

La vicenda merita attenzione, in quanto destinatari della lettera non sono soggetti consumatori, coperti dalle specifiche garanzie previste dal Codice del Consumo. Sono invece professionisti, piccoli imprenditori, commercianti ed artigiani operanti in vari settori. Ossia soggetti privi di speciali tutele, i quali, firmando una proposta commerciale, si vincolano legalmente all'adempimento di un contratto.
La lettera ricevuta dagli utenti riporta la seguente intestazione: REGISTRO DEL MERCATO NAZIONALE – Rilevazione dei dati commerciali - Cens 2011, ed è accompagnata da una busta per la restituzione ad Avron S.r.l., la quale riporta un indirizzo prestampato col numero di una casella postale di Crema in provincia di Cremona.
Le scritte che intestano la lettera possono far pensare, soprattutto in periodo di censimento, che si tratti di una raccolta dati di questo tipo. Ma non e' così, per cui é bene che gli utenti prestino molta attenzione a quanto scritto nel foglio, a leggere attentamente le clausole contrattuali ed a firmare solo se realmente interessati al servizio proposto. 
La lettera inizia con la seguente dicitura: ”La verifica annuale del registro dei dati relativi alla vostra impresa è in corso di aggiornamento. Vi preghiamo di confermare l’esattezza di questi dati. Nel caso in cui l’esattezza delle informazioni non sia confermato in tempo, i vostri dati potrebbero essere cancellati durante la prossima verifica”. Ci sono poi una serie di dati (ragione sociale, indirizzo, numero di telefono e di fax, ecc.) attribuiti alla ”registrazione originale” dell’interessato, ai quali seguono una serie di spazi vuoti in cui inserire le informazioni errate o mancanti. 
”Dati della registrazione originale” è frase equivoca, che potrebbe far pensare che già vi sia stata, da parte del soggetto, una registrazione precedente, o che vi sia un collegamento con la registrazione alla Camera di Commercio.
Non solo. Ma vi sono due ulteriori aspetti equivoci.
Il primo riguarda l’impressione che esista un onere, in capo al soggetto, di provvedere alla compilazione del modulo, in quanto si avverte che, in caso di mancata conferma dell’esattezza delle informazioni riportate, l’imprenditore rischia la cancellazione dei propri dati dal registro.
Il secondo verte sull'onerosità del servizio offerto: in seguito la lettera fa riferimento alla possibilitá, alternativa alla compilazione del modulo cartaceo, di ”recare correzioni alla Vostra registrazione gratuita” seguendo una “semplice procedura” direttamente dal sito http://www.registro-mn.com.
Le clausole finali spiegano tuttavia in caratteri piccoli che: 
- inviando la lettera, ”si assegna alla ditta Avron l'ordine di pubblicare le informazioni sopraccitate nel Registro Mercato Nazionale su internet come inserzione pubblicitaria per i prossimi tre anni”, contro il pagamento di un corrispettivo di € 1.271 annui;
l'ordine ”irrevocabile” può essere ”annullato” solo tramite invio di raccomandata entro 10 giorni dall'ordine;
il luogo di adempimento del contratto è Bratislava, e qualsiasi controversia è risolta in via esclusiva dal Tribunale di Bratislava secondo le leggi slovacche;
la ditta si riserva il diritto di cedere a terzi i diritti ed i doveri derivanti dal contratto.
Invitiamo pertanto i professionisti che ricevono questa lettera a prestare una particolare accortezza, poiché non saranno tutelati, in caso vogliano poi annullare il contratto firmato, dalle norme previste per i consumatori. Il Codice del Consumo si applica, infatti, ai soli contratti conclusi da soggetti che agiscono per fini estranei alla propria attività professionale, non anche da chi acquista uno spazio pubblicitario per la propria impresa. Nella fattispecie, bisognerebbe agire in base al codice civile e penale, facendo riferimento alle sollecitazioni commerciali non volute e alle truffe, quindi con procedura meno immediata e piu' complessa rispetto a quanto previsto dal codice del consumo per i consumatori non professionali.
Ne consegue che:
- la clausola che stabilisce la competenza del Tribunale di Bratislava (e che, ove il firmatario fosse un consumatore, sarebbe senz'altro considerata vessatoria poiché non oggetto di specifica trattativa), troverebbe applicazione per il professionista in quanto conoscibile e contenuta nel contratto sottoscritto;
- valida sarebbe anche la clausola (anch’essa vessatoria secondo il Codice dei consumatori) che consente alla Avron di sostituire a sè un terzo nei rapporti derivanti dal contratto –e ciò anche qualora tale sostituzione dovesse diminuire la tutela del contraente. 
Si presume, infatti, che il titolare di un’attività commerciale non sia parte debole di un contratto, bensì soggetto abituato a negoziare che non necessita di particolari tutele. Presunzione che renderebbe difficile, dovesse questo contratto essere causa di controversie davanti al giudice di Bratislava, dimostrare la scusabilità del proprio errore, anche se commesso da un professionista indaffarato in periodo di censimento. 



Nel frattempo, quindi, invitiamo chi inavvertitamente abbia fatto questa sottoscrizione e abbia ricevuto fattura con richiesta di pagamento, ad inviare alla Avron una diffida intimando nota di credito, in cui si fa presente di essere stati indotti alla sottoscrizione con l'inganno, facendo cioe' credere che si trattava di un rinnovo di un servizio gia' in essere e in qualche modo collegato al Censimento 2011 in atto in questi mesi in Italia. Dopo risposta negativa o non risposta, consigliamo di non pagare e di segnalare individualmente all'Autorita' garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) la pratica commerciale scorretta.



Per conto nostro stiamo comunque predisponendo una denuncia per pubblicità ingannevole all’Autoritá Antitrust, la quale ha recentemente sanzionato per l’invio di proposte pubblicitarie analoghe la United Directories, società con sede legale in Portogallo che invitava i membri dell’Ordine dei Medici italiani ad aggiornare i propri dati sul “Registro Italiano dei Medici”. Anche una società tedesca, la Dad (Deutscher Adressdienst GmbH), ha ricevuto negli ultimi anni ripetute sanzioni per comportamenti simili dall’AGCM italiana.



E comunque invitiamo chiunque avesse bisogno di consigli ulteriori, a scrivere o a telefonare al servizio di consulenza che offriamo quotidianamente al 347-3680236.





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