mercoledì 28 marzo 2012

0 Atlante dei diritti del consumatore di energia

AECI Verona dopo numerose segnalazioni contribuisce a far luce sul mondo dell'energia, i contratti e le clausole a cui spesso il consumatore ignaro deve sottostare.


Atlante dei diritti del consumatore

di energia


Icona AtlanteUna serie di domande e risposte per orientare i consumatori di energia elettrica e gas nel mercato dell’energia e per far conoscere le garanzie e le tutele definite dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas.

Per navigare all’interno dell’Atlante , scegliete il settore:







Icona Gas     2 - gas 


mercoledì 21 marzo 2012

0 Truffe internet, ora arrivano false offerte di lavoro

Ma ora il giro si fa più importante perché arrivano false offerte di lavoro.

La truffa in rete si arricchisce di una nuova figura professionale, se c’è chi svuota il conto bancario online, ora c’è l’intermediario che mette a disposizione il proprio conto per lavare e far sparire il danaro.
Il fenomeno del cosiddetto phishing è quello che oramai impazza nelle email di tutti i giorni. Ti chiedono i dati del tuo conto online, compresa password per entrarvi, spacciandosi per la tua banca. E poiché non si sa quale sia la banca dove hai i tuoi soldi, le e-mail sparano nel mucchio con tutti i più importanti istituti bancari.
associazione di consumatoriOra persino il famoso sito delle compravendite e-bay è nel mirino dei truffatori. Sperando che tu sia un venditore online, ti arrivano delle e-mail di persone incavolate perché non hai proceduto ad inviare la merce per cui ti si chiede la password per entrare nella tua personale home page della compra-vendita.
L’obiettivo è quello di usare i tuoi parametri per vendere il "nulla" a poveri sfortunati. Una truffa nella truffa.
E’ quello che è capitato a una signora che si è rivolta alla nostra associazione disperata dopo aver accettato questa “offerta di lavoro” ed averci rimesso circa € 10.000 e anche una denucia.
E sì, perché coloro che sono riusciti a svuotare il conto ad ignari malcapitati, cercano affiliati assistenti online che mettano a disposizione il proprio conto corrente su cui far transitare i soldi delle truffe da convogliare ad altri amministratori online anche tramite trasferimento contanti (wester union ecc) che creano dei conti correnti vergini ( a zero ) per ricevere i pagamenti e fare a loro volta bonifici.
La signora è stata avvertita dalla sua Banca che quelle operazioni potevano essere sospette e la signora ha sporto denuncia alla Polizia Postale e dietro loro consiglio ha bonificato rendendo indietro i soldi ricevuti agli ignari correntisti.
Un sistema per fare denaro in poco tempo. Sta di fatto che quando gli ignari correntisti si trovavano il conto corrente alleggerito scattavano le denuncie e poco è servito cercare di riparare e quindi la signora, anche se in buona fede, si è trovata con una denuncia penale.
Una rete nella rete per riciclare il danaro coinvolgendo persone ingenue, sprovvedute oppure consapevoli imprenditori in difficoltà.
Il tentativo di riciclaggio è stato contestato in relazione al trasferimento di 10 mila euro che provenivano dal reato di truffa attraverso l’illecito prelievo on line dal conto corrente bancario di altri signori, in favore di altre persone con cui, la Signora, pare si fosse accordata prestandosi a svolgere il ruolo di soggetto interposto disponibile a consentire l’utilizzo del proprio conto corrente bancario per un temporaneo accredito del denaro, che poi doveva essere destinato al trasferimento ad altri soggetti, trattenendo una percentuale.
Con il risultato che chi ruba i soldi da un poveraccio, cerca altri poveracci che creino il circuito in rete per far sparire i soldi.
AECI invita tutti a un altissima attenzione e invita chi fosse incappato in questo problema a comunicarcelo a alle nostre sedi AECI sparse per il territorio per ottenere consigli su come muoversi.

Pubblichiamo le truffe più frequenti della rete

Per riconoscere una frode in Rete bisogna capire come funziona e come si presenta, tenendo presente che ognuna "sfrutta" i punti deboli degli utenti gabbati (bisogno di soldi, necessità di trovare un lavoro, voglia di cambiare vita e così via).
Ecco la top 10 delle truffe online più diffuse
  1. Agevolazione nella ricerca di lavoro
    La truffa consiste nel proporre un impiego su misura con frasi del tipo: "Il lavoro perfetto per te ti sta aspettando. Noi ti aiutiamo a ottenerlo". Così, le vittime sono spinte apagare delle cifre, anche piuttosto alte, per avere accesso al posto di lavoro sognato. Che poi, naturalmente, non arriva. Oppure, per essere messi in lista d'attesa per il lavoro richiesto, ai malcapitati viene domandato di fornire i propri dati bancari con il pretesto della raccolta delle informazioni personali necessarie all'assunzione.
  2. Servizi per ridurre i debiti
    I truffatori si propongono come persone in grado di aiutarvi a cancellare o a ridurre i vostri debiti. In cambio di una percentuale di quello che dovete alle banche o in genere ai vostri creditori, promettono di estinguere o rinegoziare gli obblighi finanziari che avete contratto. Il risultato? I consumatori gabbati si trovano ad avere debiti più elevati rispetto a quelli di partenza.
  3. Lavoro da casa
    In questo caso, il raggiro punta a convincere le vittime che lavorando da casa si possono avere guadagni migliori che in ufficio. I criminali propongono, sotto pagamento, di insegnare i segreti per fare soldi online acquistando prodotti da rivendere a prezzo più alto oppure invitano a diventare un mystery shopper (un acquirente "fantasma" pagato per testare la qualità delle merci e dei servizi delle aziende). I bersagli di queste truffe sono gli impiegati stanchi del lavoro d'ufficio: in molti casi, senza saperlo, diventano deimediatori per la rivendita di beni rubati. In altre parole, ricettatori. Alla fine, anziché guadagnare denaro, si finisce con il perdere migliaia di euro in azioni legali contro i delinquenti.
  4. Intermediazioni immobiliari
    Avete bisogno di vendere la vostra casa al mare ma non avete il tempo per farlo? Affidatevi a noi e in cambio di piccole commissioni porterete a termine la vendita con successo e in poco tempo. Con slogan del genere, i frodatori che si fingono agenti immobiliari riescono a raccogliere migliaia di euro in commissioni ma poi, nel momento in cui le compagnie truffaldine devono vendere gli immobili scompaiono con il bottino. E le case restano invendute.
  5. Offerte di prova gratuite (ma non troppo)
    Uno degli inganni online più diffusi. Nelle mail, sono presenti inviti a provare gratuitamente dei prodotti o dei servizi. Il pagamento degli stessi beni offerti avviene solo se si accetta di continuare a usufruire di quanto proposto. Il problema è che anche quando i clienti non vogliono proseguire nell'utilizzo delle merci offerte, i truffatori fanno in modo che diventi quasi impossibile cancellarsi dal meccanismo e, dopo la prima "promozione", continuano a spillare soldi ogni mese.
  6. Riparazioni domestiche
    Donne, è arrivato l'arrotino online. Si potrebbe sintetizzare così questo tipo di frode su Internet. Ecco cosa succede: sedicenti aziende che si occupano di fare riparazioni in casa si propongono di fare lavori di tutti i tipi (dall'aggiustare il tetto a tagliare gli alberi) per tariffe dimezzate rispetto a quelle di mercato. L'obiettivo dei truffatori, in questo caso, è quello di ottenere degli anticipi in denaro prima ancora di fare i lavori. Perché, ovviamente, quei lavori non verranno mai effettuati, lasciando i malcapitati con la casa ancora da riparare e il portafogli "più leggero".
  7. Premi già vinti
    L'esca in questo tipo di raggiro è semplice: "Hai vinto 5.000 euro. Ecco come fare per intascarli". In pratica, si fa credere alle vittime di essere i vincitori di una lotteria o di un ricco concorso a premi, specificando che l'unico step necessario per passare alla fase della riscossione è quello di pagare le tasse relative alla vincita. Chi cade nella trappola, paga il tributo perché vede che è molto inferiore alla somma promessa. Quella cifra però non arriva mai. Ma nel frattempo la tassa è già stata versata. E l'unico a festeggiare è il truffatore.
  8. Prestiti
    "Hai bisogno di un prestito? Nessun problema. Noi sappiamo come fartelo avere". Attraverso promesse del genere, i protagonisti di questi raggiri riescono a spillare denaro alle vittime sotto forma di "commissioni per avviare la pratica". E le cifre trafugate possono arrivare anche a migliaia di euro. Come prevedibile, alla fine i prestiti non vengono mai concessi.
  9. Restituzione di piccole somme di denaro
    Questa tecnica, meno diffusa di altre, è tra le più raffinate. I truffatori riescono a carpire dati sugli ultimi pagamenti in entrata ricevuti dai bersagli delle loro frodi. A quel punto,fingendosi i soggetti che hanno versato le somme comunicano alle vittime che nella transazione eseguita è stato inviato più denaro rispetto a quello dovuto. E aggiungono: "Siete pregati di restituirci questa piccola quota aggiuntiva che non vi spetta". Trattandosi di importi molto bassi, alcuni consumatori tendono a fidarsi e mandano la cifra richiesta. Non si accorgono, però, che il destinatario di quel denaro non è l'individuo o la società che li ha pagati ma un impostore.
  10. Furto di identità
    I delinquenti propongono affari online non chiedendo nessuna somma in denaro ma solo la conferma di alcuni dati. Ovviamente, tra quei dati ci sono anche quelli bancari o le informazioni sensibili (tra cui le password) utili ad aprire linee di credito presso le banche del soggetto truffato o direttamente per rubare soldi. I furti di identità sono quelli che costringono le vittime a passare più tempo nel tentativo di riparare a tutti i danni fatti dai ladri.

martedì 13 marzo 2012

0 Truffa Italia-programmi.net:

Secondo le denunce ricevute, digitando sul motore di ricerca il nome di un determinato software accompagnato dalla parola “gratis” o “gratuito” o “free” i consumatori venivano indirizzati sul sito,  all’interno del quale non vi era alcun riferimento all’onerosità dell’operazione. L’utente, quindi, procedeva con il download il programma ma dopo qualche mese riceveva l’amara sorpresa: una richiesta di pagamento di € 96 all’anno per un abbonamento biennale instauratosi, a sua insaputa, con la società  Estesa Limited.
Sono ancora tanti e in aumento i consumatori che segnalano alle sedi di AECI di essere rimasti vittime dell’ormai noto sito www.italia-programmi.net. AECI Verona intende fornire alcuni consigli utili:
Della vicenda  si è occupata anche l’Autorità Garante della concorrenza e del mercato, la quale  con provvedimento del 14 dicembre 2011 ha condannato la società Estesa una multa per complessivi 1.500.000 euro per le pratiche commerciali ingannevoli e aggressivemesse a punto dalla società attraverso il sito www.italia-programmi.net e che hanno coinvolto, stando ai dati dello scorso dicembre, già oltre 25mila consumatori. Da gennaio coloro che fossero stati vittima di questa pratica commerciale scorretta, anche se non hanno presentato segnalazioni all’Autorità garante della concorrenza e del mercato o ad altra Amministrazione pubblica, possono utilizzare in giudizio il provvedimento dell’Autoritàsia nel caso in cui vengano citati da Estesa, sia per citare in giudizio Estesa al fine di ottenere l’eventuale rimborso di quanto indebitamente pagato.
Consigliamo quindi tutti coloro che ricevono la richiesta scritta di pagamento, senza essere stati resi edotti correttamente ed in modo trasparente che lo “scaricare” il programma non era una attività gratuita, di diffidare, attraverso raccomandata con ricevuta di ritorno, la Estesa Limited (Gateway 2478 Rue de la Perle Providence Mahe Republic of Seychelles).Consigliamo, inoltre, di segnalare la diffida, per opportuna conoscenza, anche all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato compilando il modulo online (http://www.agcm.it/invia-segnalazione-online.html), o contattando il numero verde 800.166.661 oppure per posta all’indirizzo Piazza Verdi, 6/a 00198 Roma”, nonché contestare la totale assenza di ogni indicazione sul diritto di ripensamento.
Le sedi di AECI sono a disposizione per affrontare e contrastare le richieste di pagamento. 
Info contatti per il Veneto: AECI Verona, tel 045.4851202 oppure verona1@euroconsumatori.eu.

Scarica qui di seguito il testo del provvedimento sanzionatorio da parte della AUTORITA' GARANTE della CONCORRENZA e del MERCATO.

mercoledì 7 marzo 2012

0 Siti web e credito al consumo

 Mancanza di informazioni sul Taeg (tasso annuo effettivo globale) e sulla durata del contratto di credito, presentazione poca chiara se non addirittura ingannevole dei costi, nessun riferimento alle polizze obbligatorie previste dalle singole operazioni, nessun riferimento ai diritti del consumatore sul recesso piuttosto che sull’estinzione anticipata: sono queste le principali irregolarità riscontrate.
Da un'indagine condotta dall'Unione europea su oltre 500 siti web di 27 Paesi che offrono credito al consumo, sono emersi risultati piuttosto deludenti: ben il 70% dei siti non risulta in regola. L'Italia presenta una situazione addirittura peggiore, con l'80% dei siti non in linea con gli standard europei sulle direttive del credito al consumo.
Di fronte ad una situazione così grave le autorità nazionali competenti sono state chiamate dalla Commissione europea ad intervenire. In particolare dovranno chiedere agli operatori dei siti spiegazioni sulle irregolarità rilevate e imporre l'adozione dei correttivi necessari affinché le informazioni possano risultare chiare e trasparenti per il consumatore.
Se ciò non dovesse accadere gli stessi operatori potranno essere sanzionati e costretti perfino a chiudere il proprio sito web.

martedì 6 marzo 2012

0 Conti correnti DORMIENTI................

 AECI Verona:


Le Banche e gli altri Intermediari hanno provveduto ad identificare i suddetti rapporti e a comunicare i relativi dati a questo Ministero. Va precisato che la qualificazione come “dormiente” di un determinato conto non pregiudica il diritto alla restituzione del titolare: quest’ultimo potrà richiedere la restituzione delle relative somme o alla Banca o all’ Intermediario presso cui risulta tale rapporto o direttamente a questo Ministero, entro il normale termine prescrizionale, nel caso i relativi importi siano già stati trasferiti dalla Banca o dall’Intermediario al relativo Fondo.
Il D.P.R. n. 116/07 ha specificato i criteri per individuare, nell’ambito del sistema finanziario, i conti definibili come dormienti. Rientrano in tale categoria i rapporti contrattuali (depositi di somme di denaro; depositi di strumenti finanziari) in relazione ai quali non sia stata effettuata alcuna operazione o movimentazione ad iniziativa del titolare del rapporto o di terzi da questo delegati per il periodo di tempo di 10 anni decorrenti dalla data di loro libera disponibilità.
Per consentirne la più ampia conoscibilità, secondo quanto prescritto dalla normativa di riferimento, è resa possibile la consultazione su questo sito dell’elenco dei conti considerati dormienti, come comunicati da Banche e Intermediari*.

                                                                http://depositidormienti.mef.gov.it/2010/

venerdì 2 marzo 2012

0 Truffe lavoro - L’inchiesta.....

Truffe lavoro - L’inchiesta.....PDFStampaE-mail
Nel mondo degli inganni e dei raggiri, le truffe in danno di chi cerca lavoro sono tra le più spregevoli perché fanno leva sulle speranze di chi sta cercando un’occupazione con il solo intento di “spillare” dei soldi al malcapitato di turno.

Proprio per analizzare i raggiri più frequenti e le tecniche più utilizzate dai truffatori, la nostra Unione ha di recente realizzato un’inchiesta da cui emerge che i truffatori scelgono principalmente i giovani come vittime predilette: desiderosi di accedere al mondo del lavoro, sono infatti inclini a trascurare quelli che invece rappresentano dei veri e propri campanelli di allarme. Complice la crisi, dobbiamo aggiungere che stanno aumentando i casi di raggiri anche in danno di persone appartenenti ad altre fasce di età, magari padri di famiglia che hanno da poco perso il lavoro e sono in cerca di nuova occupazione.

Ecco i casi di truffa più frequenti:
  • Al provino segue la richiesta di un corso di formazione a pagamento con la promessa di una finta assunzione
  • Realizzazione di un costoso book fotografico
  • Iscrizione a un club che nasconde meccanismi di vendita piramidali
  • Lavoro a domicilio con lauti guadagni
  • Installazione distributori di gadget, caramelle
  • Offerta di lavoro via mail come intermediario finanziario

Ed ecco come difendersi:
  • Diffidiamo di chi ha fretta di farci concludere l’ “affare” e di chi ci chiede somme di denaro per iniziare l’attività
  • Leggiamo sempre il contratto dall’inizio alla fine 
  • Pretendiamo copia scritta del contratto, timbrata e firmata dal datore di lavoro
  • Verifichiamo se l’azienda è iscritta alla Camera di Commercio
  • Non firmiamo mai documenti in bianco
  • Facciamo una ricerca su Internet in cerca di notizie circa l’esperienza di altri
  • In caso di problemi reclamiamo sempre per iscritto

Ricordiamo inoltre che, in caso di problemi, è possibile rivolgersi alle Forze dell’ordine (CarabinieriPolizia e Guardia di Finanza) e alle Associazioni dei consumatori.

Forse per il pudore nel confidare che si è avuta la necessità di trovare un lavoro, forse per la vergogna di dire che si ha abboccato all’amo, abbiamo modo di credere che il numero (relativamente modesto) di segnalazioni possa nascondere la reale portata del fenomeno. Anche perché raccontare la propria esperienza negativa può servire a tutelare altri dal cadere in un simile inganno.

Potranno essere segnalati casi all’indirizzo verona.euroconsumatori@gmail.com
, indicando nell’oggetto “TRUFFE LAVORO”.
 

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