mercoledì 30 novembre 2011

1 FIDITALIA RESTITUISCE TUTTI I SOLDI AI SOCI AECI. ANCORA UNA VOLTA UN GRANDE RISULTATO



ASSOCIAZIONE EUROPEA CONSUMATORI INDIPENDENTI

Dalla sede di AECI Lazio:

"Era maggio del 2009 quando per la prima volta arrivarono persone nella nostra associazione si lamentavano del fatto che AIAZZONE non aveva consegnato i mobili da loro ordinati. Poco più di due anni di lavoro e tanti risultati.
L'arresto di Borsano, Semeraro e Gallo innanzitutto. Grazie all'esposto a 13 procure della Repubblica inviato proprio da A.E.C.I. L'apertura dell'istrutturia da parte dell'Autorità del Mercato e della Conocorrenza, della Guardia di Finanza. La consegna di molti mobili da parte di PANMEDIA S.p.A.
Insomma l'attività della nostra associazione di consumatori ha prodotto molti risultati positivi di cui andiamo fieri e di cui siamo orgogliosi.
In questi giorni abbiamo posto un'altra pietra miliare in questa storia che ha deciso con ostinatezza una via più difficile e rischiosa. Noi abbiamo puntato alla restituzione totale.
E finalmente siamo giunti alla fine di questa storia. FIDITALIA sta restituendo il 100% dei soldi finanziati e pagati e ad annullare tutti i finanziamenti dei nostri soci.
Il lavoro di 2 anni ha portato ad un risultato epocale che in Italia non è mai stato raggiunto e la nostra associazione ha permesso un risultato fondamentale per il rispetto e la tutela dei diritti dei consumatori.
La trattiva è stato portata avanti con testardaggine avendo come risultato finale a disposizione un solo ed unico obiettivo: la restituzione del 100% delle somme finanziate. Un'altra volta la nostra associazione ha centrato l'obiettivo."


martedì 29 novembre 2011

0 AECI Verona: recupero IVA sulla tassa rifiuti


Grazie ad una recente iniziativa dei AECI, è possibile richiedere ai Comuni il rimborso immediato dell’IVA al 10% sulla tassa dei rifiuti. Il massimo del rimborso che si può richiedere è relativamente agli ultimi 10 anni. Per verificare se si è nella condizione di richiedere il rimborso, è necessario verificare sulle bollette se è stata applicata l’IVA sulle voci di raccolta e di smaltimento rifiuti.
Il rimborso può essere molto interessante, per esempio: se si è pagato 600 euro all’anno, è possibile richiedere il rimborso del 10%, ovvero 60 euro per ogni anno, fino ad un massimo di 10. Dunque, complessivamente, la somma che richiederemo al Comune sarà di 600 euro. 
Questo importante risultato arriva dalla Corte di Cassazione che ha stabilito che il corrispettivo che i cittadini devono pagare per la raccolta e smaltimento dei rifiuti è una tassa e non una tariffa, quindi, l’applicazione di una ulteriore tassa (l’IVA del 10%) su una tassa non è applicabile.
La procedura da seguire per il rimborso è:
  1. verificare se nella fattura del Comune è indicata una somma a titolo di IVA;
  2. scrivere all’indirizzo verona1@euroconsumatori.eu oppure contattarci al 347-3680236;
  3. AECI verona provvederà ad inviarvi le istruzioni per procedere.
trash-money
Iscrivendosi ad AECI per due anni, si otterrà il ricorso gratuito, totalmente a carico di AECI verona, per la richiesta di rimborso. L’iscrizione, per due anni, è di 100 euro, come socio ordinario: indubbiamente un bel vantaggio rispetto all’opportunità di ricevere un rimborso sulla tassa rifiuti senza ulteriore spesa. Inoltre, l’iscrizione ad AECI permette di accedere a numerose altre opportunità di rimborso.
Il sito ufficiale di AECI è: http://www.euroconsumatori.eu
Allora, cosa aspetti?

lunedì 28 novembre 2011

0 Avron Registro Mercato Nazionale – censimento o proposta commerciale?





In periodo di censimento, in diversi ci hanno segnalato di aver ricevuto una lettera da Avron Registro Mercato, società con sede legale a Bratislava, in cui si richiede l'aggiornamento dei dati relativi alla loro impresa. Una lettera che potrebbe indurre a pensare a qualche adempimento collegato al censimento 2011. Si tratta invece di una proposta commerciale, al prezzo di € 1.271 l’anno.

La vicenda merita attenzione, in quanto destinatari della lettera non sono soggetti consumatori, coperti dalle specifiche garanzie previste dal Codice del Consumo. Sono invece professionisti, piccoli imprenditori, commercianti ed artigiani operanti in vari settori. Ossia soggetti privi di speciali tutele, i quali, firmando una proposta commerciale, si vincolano legalmente all'adempimento di un contratto.
La lettera ricevuta dagli utenti riporta la seguente intestazione: REGISTRO DEL MERCATO NAZIONALE – Rilevazione dei dati commerciali - Cens 2011, ed è accompagnata da una busta per la restituzione ad Avron S.r.l., la quale riporta un indirizzo prestampato col numero di una casella postale di Crema in provincia di Cremona.
Le scritte che intestano la lettera possono far pensare, soprattutto in periodo di censimento, che si tratti di una raccolta dati di questo tipo. Ma non e' così, per cui é bene che gli utenti prestino molta attenzione a quanto scritto nel foglio, a leggere attentamente le clausole contrattuali ed a firmare solo se realmente interessati al servizio proposto. 
La lettera inizia con la seguente dicitura: ”La verifica annuale del registro dei dati relativi alla vostra impresa è in corso di aggiornamento. Vi preghiamo di confermare l’esattezza di questi dati. Nel caso in cui l’esattezza delle informazioni non sia confermato in tempo, i vostri dati potrebbero essere cancellati durante la prossima verifica”. Ci sono poi una serie di dati (ragione sociale, indirizzo, numero di telefono e di fax, ecc.) attribuiti alla ”registrazione originale” dell’interessato, ai quali seguono una serie di spazi vuoti in cui inserire le informazioni errate o mancanti. 
”Dati della registrazione originale” è frase equivoca, che potrebbe far pensare che già vi sia stata, da parte del soggetto, una registrazione precedente, o che vi sia un collegamento con la registrazione alla Camera di Commercio.
Non solo. Ma vi sono due ulteriori aspetti equivoci.
Il primo riguarda l’impressione che esista un onere, in capo al soggetto, di provvedere alla compilazione del modulo, in quanto si avverte che, in caso di mancata conferma dell’esattezza delle informazioni riportate, l’imprenditore rischia la cancellazione dei propri dati dal registro.
Il secondo verte sull'onerosità del servizio offerto: in seguito la lettera fa riferimento alla possibilitá, alternativa alla compilazione del modulo cartaceo, di ”recare correzioni alla Vostra registrazione gratuita” seguendo una “semplice procedura” direttamente dal sito http://www.registro-mn.com.
Le clausole finali spiegano tuttavia in caratteri piccoli che: 
- inviando la lettera, ”si assegna alla ditta Avron l'ordine di pubblicare le informazioni sopraccitate nel Registro Mercato Nazionale su internet come inserzione pubblicitaria per i prossimi tre anni”, contro il pagamento di un corrispettivo di € 1.271 annui;
l'ordine ”irrevocabile” può essere ”annullato” solo tramite invio di raccomandata entro 10 giorni dall'ordine;
il luogo di adempimento del contratto è Bratislava, e qualsiasi controversia è risolta in via esclusiva dal Tribunale di Bratislava secondo le leggi slovacche;
la ditta si riserva il diritto di cedere a terzi i diritti ed i doveri derivanti dal contratto.
Invitiamo pertanto i professionisti che ricevono questa lettera a prestare una particolare accortezza, poiché non saranno tutelati, in caso vogliano poi annullare il contratto firmato, dalle norme previste per i consumatori. Il Codice del Consumo si applica, infatti, ai soli contratti conclusi da soggetti che agiscono per fini estranei alla propria attività professionale, non anche da chi acquista uno spazio pubblicitario per la propria impresa. Nella fattispecie, bisognerebbe agire in base al codice civile e penale, facendo riferimento alle sollecitazioni commerciali non volute e alle truffe, quindi con procedura meno immediata e piu' complessa rispetto a quanto previsto dal codice del consumo per i consumatori non professionali.
Ne consegue che:
- la clausola che stabilisce la competenza del Tribunale di Bratislava (e che, ove il firmatario fosse un consumatore, sarebbe senz'altro considerata vessatoria poiché non oggetto di specifica trattativa), troverebbe applicazione per il professionista in quanto conoscibile e contenuta nel contratto sottoscritto;
- valida sarebbe anche la clausola (anch’essa vessatoria secondo il Codice dei consumatori) che consente alla Avron di sostituire a sè un terzo nei rapporti derivanti dal contratto –e ciò anche qualora tale sostituzione dovesse diminuire la tutela del contraente. 
Si presume, infatti, che il titolare di un’attività commerciale non sia parte debole di un contratto, bensì soggetto abituato a negoziare che non necessita di particolari tutele. Presunzione che renderebbe difficile, dovesse questo contratto essere causa di controversie davanti al giudice di Bratislava, dimostrare la scusabilità del proprio errore, anche se commesso da un professionista indaffarato in periodo di censimento. 



Nel frattempo, quindi, invitiamo chi inavvertitamente abbia fatto questa sottoscrizione e abbia ricevuto fattura con richiesta di pagamento, ad inviare alla Avron una diffida intimando nota di credito, in cui si fa presente di essere stati indotti alla sottoscrizione con l'inganno, facendo cioe' credere che si trattava di un rinnovo di un servizio gia' in essere e in qualche modo collegato al Censimento 2011 in atto in questi mesi in Italia. Dopo risposta negativa o non risposta, consigliamo di non pagare e di segnalare individualmente all'Autorita' garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) la pratica commerciale scorretta.



Per conto nostro stiamo comunque predisponendo una denuncia per pubblicità ingannevole all’Autoritá Antitrust, la quale ha recentemente sanzionato per l’invio di proposte pubblicitarie analoghe la United Directories, società con sede legale in Portogallo che invitava i membri dell’Ordine dei Medici italiani ad aggiornare i propri dati sul “Registro Italiano dei Medici”. Anche una società tedesca, la Dad (Deutscher Adressdienst GmbH), ha ricevuto negli ultimi anni ripetute sanzioni per comportamenti simili dall’AGCM italiana.



E comunque invitiamo chiunque avesse bisogno di consigli ulteriori, a scrivere o a telefonare al servizio di consulenza che offriamo quotidianamente al 347-3680236.





venerdì 25 novembre 2011

Durante la Vs. visita, recatevi al Centro Informazioni all’interno del Fashion District Outlet che vi fornirà l’elenco sempre aggiornato dei negozi convenzionati e prima dell’acquisto, presentate la vostra tessera A.E.C.I. in corso di validità (dal lunedì al venerdì, al di fuori dei periodi dei saldi o in occasione di particolari vendite promozionali).
Cerca l’adesivo “Convenzionato A.E.C.I.” e per te subito sconti dal 5% al 20%
Oggi essere soci di A.E.C.I. conviene ancora di più: subito uno sconto alla cassa dal 5% al 20% nei negozi convenzionati all’interno dei CENTRI FASHION DISTRICT - Outlet di Mantova, Valmontone (Rm) e Molfetta (Ba).
Approfittatene per i vostri acquisti e regali di Natale!
La sede A.E.C.I. ROMA SUD ha sottoscritto, e in estensione a tutte le sedi A.E.C.I., la convenzione con i CENTRI FASHION DISTRICT d’Italia. Centinaia i negozi a vostra disposizione:
- Mantova Outlet: 110 punti vendita;
- Valmontone Outlet: 170 punti vendita;
- Molfetta Outlet: 140 punti vendita
La nostra Associazione viene incontro alle esigenze dei propri soci e consumatori anche in questo momento di crisi.
Ed è per questo motivo che A.E.C.I. ha sottoscritto con imprese ed esercizi commerciali accordi che prevedono sconti e concreti vantaggi a chi possiede la tessera di A.E.C.I. Chiedi maggiori informazioni nella sede A.E.C.I. a te più vicina.

lunedì 21 novembre 2011

0 CONDOMINIO: illegale l'amministratore nominato dal costruttore/venditore

Probabilmente tra le varie regole e clausole era prevista anche la nomina preventiva di un amministratore, scelto dal venditore/costruttore, per una durata in carica che di solito si aggira tra i tre ed i cinque anni.




Deve essere nominato dall’assemblea di condominio e avere la durata di 1 anno
associazione di consumatoriAvete acquistato un appartamento di nuova costruzione? Vi sarà capitato di aver sottoscritto un contratto di compravendita e probabilmente avete accettato un regolamento di condominio predisposto solo dal costruttore-venditore.
Ebbene, tale nomina preventiva effettuata dal costruttore-venditore non è valida, poiché viola norme inderogabili del codice civile che prevedono espressamente che l’amministratore DEVE essere nominato dall’assemblea condominiale, e che duri IN CARICA 1 ANNO!
La cattiva consuetudine del venditore costruttore di riservarsi la nomina dell’amministratore è spesso utilizzata per avere un rapporto privilegiato con l’amministratore ed evitare brutte sorprese da parte dei condomini per eventuali difetti di costruzioni che si manifestano nel tempo.
A fare le spese di tale nomina è, naturalmente, l’acquirente-condomino che viene indotto a credere di non poter scegliere di nominare un amministratore per diversi anni, convinto della validità della clausola sottoscritta.
ATTENZIONE ALLA PRIMA RIUNIONE DI CONDOMINIO: spesso l’amministratore, per legittimare il proprio operato, nella prima riunione assembleare chiede una conferma della nomina che - ovviamente - gli ignari condomini concedono convinti di non avere scelta. Da quel momento in poi la nomina, se il numero legale è sufficiente, risulta essere valida a tutti gli effetti, ma resta comunque il termine tassativo di un anno per la durata in carica.
In generale, non è mai positivo che un amministratore di condominio sia scelto dal costruttore invece che dall’assemblea, come la legge richiede, per garantire una giusta imparzialità. Ma questa è solo una delle possibili clausole vessatorie che sono riscontrabili nei contratti di compravendita e nei regolamenti condominiali quando si acquista un immobile dal costruttore.
Per questo ti suggeriamo, se anche tu hai da poco acquistato un immobile di nuova costruzione, di passare in una delle sedi AECI, dove troverai uno dei nostri professionisti, che ti saprà suggerire quali tutele migliori adottare per evitare un inutile aggravio di spese legate all’acquisto del tuo immobile.

venerdì 18 novembre 2011

0 Le dieci regole da ricordare


Oltre al decalogo, la Sisf consiglia di rivolgere sempre al farmacista cinque domande per usare al meglio i farmaci.
La Società italiana di scienze farmaceutiche (Sisf) ha realizzato un decalogo sull’uso corretto dei farmaci, ad uso dei cittadini, medici, farmacisti e degli operatori del settore.
La Sisf, inoltre, richiama il farmacista al suo ruolo di vigilanza nei confronti dei farmaci, soprattutto per i farmaci di automedicazione.
Da parte nostra, affinché il farmaco non sia banalizzato, ma considerato come un “prodotto da garantire” nella sua sicurezza e nella sua efficacia riteniamo necessario l’impegno di tutti i soggetti coinvolti dal medico di base, al farmacista, al paziente.
Per Collegarsi al sito internet della Sisf www.cartadelfarmaco.it.

Le dieci regole da ricordare

Il farmaco:
è un bene esistenziale, concepito e prodotto per tutelare la vita e la salute delle persone il decalogo in allegato alla presente è un utile strumento per migliorare e diffondere l’ uso consapevole del farmaco. 
1. per consentire loro di vivere più a lungo e con la migliore qualità di vita possibile deve possedere, per essere utile, tre necessari requisiti:
sicurezza (tutti i farmaci possiedono una potenziale tossicità e va dunque salvaguardato il rapporto più favorevole tra i benefici attesi e il rischio di effetti avversi);
efficacia (deve cioè poter modificare il decorso di una malattia o curarne i sintomi o prevenirli);
qualità (le specialità medicinali posseggono contenuti e caratteristiche certificati e garantiti in ogni fase di vita del prodotto, dalla produzione alla distribuzione).
2.  A questi tre requisiti deve necessariamente accompagnarsi la condizione dell'impiego corretto e appropriato: il farmaco si usa infatti solo in caso di necessità,alle giuste dosi e per il periodo necessario) 
3.  possiede inevitabili e forti profili di criticità: tutti i farmaci, compresi quelli da automedicazione acquistabili senza ricetta, esercitano un'attività terapeutica, hanno controindicazioni e possono causareeffetti collaterali anche gravi. Se assunti insieme ad altri farmaci o ad altre sostanze, come ad esempio l'alcool, moltissimi farmaci possono inoltre dare luogo a interazioni pericolose, procurando gravi danni alla salute 
4.  è un prodotto ad altissima specificità composto da due parti inscindibili: quella sostanziale, rappresentata dal principio attivo in esso contenuto; quella formale, altrettanto necessaria, costituita dal complesso di informazioni, indicazioni, avvertenze e consigli per l'impiego forniti dalle aziende che lo producono, dalle autorità sanitarie che lo autorizzano, dai medici che lo prescrivono e dai farmacisti che lo dispensano. 
5.  è un prodotto destinato a una terapia o a finalità preventive e come  tale non si consuma ma siimpiega. Proprio per questo, l'erogazione dei farmaci è sottoposta a regole rigide, nel superiore interesse della tutela della salute. 
6.  è un bene di salute e non una merce qualsiasi, e come tale non può essere oggetto di sollecitazioni a un maggiore consumo, né trasparenti né occulte: assumere maggiori quantità di farmaci o usarli quando non servono può causare gravi danni alla salute 
7.  se usato impropriamente, in assenza di vere malattie o, come spesso accade, per soddisfare spinte psicologiche che andrebbero affrontate in modo diverso, può essere causa di malattie 
8.  ha la naturale sede di erogazione nella farmacia, presidio di salute aperto a tutti, sottoposto al controllo delle autoritàsanitarie e affidato alla responsabilità di un professionista, il farmacista. Ciò per garantire ai cittadini la necessaria sicurezza nell'accesso alle medicine, all'interno di un rapporto fiduciario che si sostanzia nella consulenza e assistenza farmacologica, ovvero l'insieme di consigli e avvertenze per conservare e usare bene i farmaci, anche i più noti e comuni, riducendo i rischi connessi al loro impiego.
9.  insieme a un connaturato e non quantificabile valore eticosanitario sociale, ha un costoeconomico, sostenuto dal SSN o direttamente dal cittadino. Usare male i farmaci o sprecarli, dunque, al di là delle possibili conseguenze sulla salute, significa sottrarre risorse che potrebbero essere impiegate per una sanità migliore. Per contro, il farmaco usato con la necessaria appropriatezza è anche un investimento che produce enormi risparmi, eliminando o mantenendo sotto controllo patologia che, altrimenti, potrebbero richiedere ricoveri ospedalieri o altri e più costosi trattamenti e interventi terapeutici.
10.  non ha mai lo scopo di sostituirsi a corrette abitudini di vita: non ha senso ricorrere a un farmaco se poi si adottano comportamenti sbagliati, regimi alimentari scorretti o si trascura l'attività fisica. È sbagliato pensare che esiste sempre un farmaco adatto a risolvere i nostri problemi; bisogna invece sforzarsi di capire qual è il modo per conservarsi in buona salute e quali possono essere le cause dei nostri malesseri, con l'aiuto del medico e del farmacista
In farmacia:
Cinque domande da rivolgere sempre al tuo farmacista per usare al meglio i farmaci
A quasi tutti capita, prima o poi, di dover prendere una compressa, magari per combattere un sintomo che può apparire banale. Non facciamolo a cuor leggero: il farmaco non è mai un prodotto neutro ed è bene assumerlo con prudenza: un semplice antistaminico preso per combattere i fastidiosi sintomi di un'allergia, ad esempio, può provocare stati di pesante sonnolenza che, se dovessimo metterci in viaggio guidando una macchina, ci esporrebbero a gravi rischi. Bisogna stare attenti soprattutto quando si segue già una terapia con altri farmaci, come spesso accade agli anziani e ai malati cronici: le medicine, come le persone, possono anche non andare d'accordo tra loro e le conseguenze di un'eventuale interazione possono talvolta essere gravi o fatali.
Ecco perché, quando ci rechiamo in farmacia, dobbiamo sempre preoccuparci di rivolgere qualche semplice ma importante domanda al nostro farmacista: lui sarà lieto di rispondere, perché questo è il senso della sua professione, e noi potremo assumere più tranquillamente il nostro farmaco, impiegandolo al meglio e senza rischi. E, magari, risparmiando anche qualcosa.
-  Come, quando e per quanto tempo devo prendere questa medicina? 
-  Questo farmaco può dare luogo a interazioni pericolose se assunto con altri farmaci o con particolari alimenti? 
-  Questo farmaco ha effetti collaterali conosciuti? E quali?
-  Come devo conservare questo farmaco? Per quanto tempo è utilizzabile, una volta aperta la confezione?
-  Ci sono equivalenti generici che corrispondono a questa specialità medicinale?

Al farmacista, la raccomandazione di raccomandare...
In tempi in cui l'accesso al farmaco è più ampio e diffuso e le dinamiche demografiche rendono sempre più esteso il fenomeno della cosiddetta "politerapia", è essenziale moltiplicare gli sforzi per monitorare ogni effetto indesiderato e ogni reazione avversa da farmaco. Il farmacista può fare molto per sviluppare l'attività di farmacovigilanza, soprattutto per i farmaci di automedicazione.
A lui, dunque, va rivolta una particolare raccomandazione: quella di non dimenticarsi mai di raccomandare ai clienti di segnalare subito ogni eventuale sospetta reazione avversa legata all'impiego di un farmaco e, dopo averla valutata e aver verificato che non è compresa tra quelle già riportate nel foglio illustrativo,trasmetterla subito alle autorità sanitarie competenti.
La sicurezza delle terapie farmacologiche e la salute dei cittadini si salvaguarda, e in modo importante, anche con un'attenta, vigile, costante e responsabile attività di farmacovigilanza: il farmacista può e deve esserne un protagonista.
 A cura della Società italiana di scienze farmaceutiche (Sisf)

0 Conti dormienti, le istruzioni per l’eventuale recupero

Si precisa che i conti dormienti sono depositi, contratti finanziari, libretti postali su cui per anni nonni, genitori e zii hanno versato risparmi e che, per varie ragioni, sono stati dimenticati.
E' possibile recuperare parte di questi fondi se ci sono due requisiti fondamentali: i conti dormienti non devono essere stati movimentati per almeno 10 anni e devono avere un valore non inferiore a 100 euro. Il valore si calcola applicando alla cifra depositata in lire, maggiorata degli interessi legali di anno in anno maturati, il cambio attuale in euro.
Una volta appurato che il proprio conto può a tutti gli effetti dirsi "dormiente", la prima domanda da porsi riguarda il tipo di credito da far valere. Occorre stabilire, infatti, se il conto è intestato a sé o a qualche progenitore, magari defunto, oppure se fa riferimento a un soggetto indeterminato come un generico portatore (libretti al portatore).
Nel primo caso (conto intestato) bisogna vedere se l'intermediario ha effettuato, tramite raccomandata a/r la comunicazione dell'estinzione del conto 180 giorni prima di procedere. Se ciò non è avvenuto, l'avente diritto nel termine prescrizionale di 5 anni decorrenti dal 17 agosto 2007 (quindi entro luglio 2012) potrà richiedere l'importo del credito maggiorato degli interessi nel frattempo maturati e della rivalutazione monetaria. Se il titolare ha ricevuto la comunicazione dell'Istituto di credito per tempo, oppure se il credito spetta a un generico "portatore", non resta che rivolgere la domanda alla Consap s.p.a., società con sede a Roma sul cui sito http://www.consap.it/Fondi/Fondocontidormienti si trovano le istruzioni su come compilare la lettera e quali documenti devono essere allegati. 
I tempi, in tale ipotesi, saranno piuttosto lunghi e l'importo di cui ci si deve attendere il rimborso sarà costituito soltanto dalla somma investita con gli interessi maturati da ciascun versamento al saldo.
I cittadini interessati possono rivolgersi alle nostre sedi per l’assistenza del caso. 

giovedì 17 novembre 2011

0 Collabora con noi





collabora con noi 

La difesa del consumatore è la missione principale della nostra associazione. Le risorse limitate e la complessità della materia ci impegnano ogni giorno. Quotidianamente ci troviamo ad affrontare una moltitudine di problemi che riguardano consumatori e utenti.
Se hai passione civica, se credi che il nostro Paese possa essere cambiato da chi spera in un mercato più giusto e leale, unisciti a Noi. L’unione fa la forza!
Se hai competenze in materie giuridiche, economiche, alimentari, sociologiche, di comunicazione e rapporti internazionali e credi che si possa fare una sana attività di lobby in favore della parte debole del rapporto di consumo, unisciti a noi.


0 Banche: antitrust apre indagine su tassi ed aiuti di stato ad ING DIRECT

L’Antitrust (Autorità garante della concorrenza e del mercato),in data 25 ottobre 2011,ha aperto il procedimento N.PS7749,sui tassi di interessi promessi da ING Direct,operante in Italia dal 2001, quale “banca diretta - attiva principalmente via internet e telefono – più grande del mondo, parte del gruppo ING […] al 1° posto tra le banche online e al 7° tra le banche tradizionali”. Dal 18 settembre 2011, ING ha cominciato a pubblicizzare, anche attraverso il proprio sito internet www.ingdirect.it, le nuove condizioni contrattuali che sta proponendo al mercato, prospettando tassi di interesse particolarmente vantaggiosi per i consumatori (‘Pratica Commerciale’) ,sul mercato dei depositi di risparmio, relativamente al Conto Arancio, ING sta pubblicizzando dal 18 settembre 2011 il riconoscimento alla nuova clientela di tassi di interesse lordi pari al 4,20% per le somme depositate per almeno 12 mesi .

Rispetto a tale pratica commerciale si deve segnalare che, facendo un raffronto tra i tassi di interesse proposti da ING e quelli proposti dagli altri competitors operanti sul mercato dei prestiti per mutui ipotecari e sul mercato dei depositi di risparmio, i tassi di interesse prospettati da ING pongono quest’ultima in posizione di price leader sia sul mercato dei depositi di risparmio, sia sul mercato dei prestiti per mutui ipotecari, per lo meno per alcune tipologie di questi, in evidente violazione degli impegni assunti da ING con la Commissione europea.
  Al riguardo, deve considerarsi che con la Decisione del 18 novembre 2009 “concernente l’aiuto di Stato C 10/09 (ex N 138/09) eseguito dai Paesi Bassi nel quadro di una misura di sostegno alle attività illiquide e del piano di ristrutturazione di ING”, la Commissione europea ha ritenuto che gli aiuti di stato concessi dal governo olandese nel2008 in favore del gruppo ING – per un valore di circa 10 miliardi di Euro – siano compatibili con il mercato comune a condizione che siano rispettati taluni impegni. Tra gli impegni in questione, v’è quello che ING non può assumere la qualità di price-leader (dominanza di prezzi) in relazione ai propri prodotti standardnei mercati retail dei prestiti per mutui ipotecari e dei depositi di risparmio nell’ambito degli Stati membri dell’Unione europea (all. 3).  Sul mercato dei depositi di risparmio, in cui si inserisce il “Conto Arancio” di ING, la posizione di price leader si avrà nel momento in cui verrà offerto al pubblico il tasso di interesse più alto; mentre, sul mercato dei prestiti per mutui ipotecari, la price leadership si verificherà con l’offerta al pubblico dei tassi di interesse più bassi.
    ING sta proponendo ai consumatori tassi di interesse che non può applicare sul mercato dei depositi di risparmio, né sul mercato dei prestiti per mutui ipotecari in base agli impegni assunti con la Commissione europea. La pratica commerciale è ritenuta idonea a falsare in misura rilevante il comportamento economico del consumatore allorchè si riveli idonea ad alterare sensibilmente la sua capacità di prendere una decisione di natura commerciale che altrimenti non avrebbe preso. Ciò che conta ai fini della rilevabilità di una pratica commerciale scorretta è, infatti, la sua idoneità, anche solo potenziale, ad incidere negativamente sulla capacità del consumatore di assumere una decisione commerciale consapevole.
      Confidiamo che l’Antitrust possa rimuovere gli effetti illeciti di una pratica commerciale idonea a falsare il comportamento economico dei consumatori.  Gli aiuti di Stato (Olanda) offerti ai banchieri,non devono surrogare i tassi di mutui e depositi di altri Paesi (Italia), realizzando in tal modo un mercato competitivo ed evitando che consumatori o risparmiatori,siano chiamati a pagare l’azzardo dei bankster e l’eccesso di leva finanziaria.
 

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