venerdì 24 agosto 2012

0 Frodi carte credito: 52 mln, ma in calo


Diminuisce nel 2011 in Italia il tasso di incidenza delle frodi sulle carte di pagamento: in valori assoluti lo scorso anno si sono registrate 284.339 "transazioni non riconosciute" per quasi 52 milioni di euro contro le 319.818 registrate nel 2010 corrispondenti a circa 60 milioni di euro, con una riduzione su base annua del livello assoluto del valore delle operazioni di circa il 12%. Lo rende noto l'annuale 'Rapporto statistico sulle frodi con le carte di pagamento' elaborato dal Dipartimento del Tesoro secondo cui nel 2011 pagare con bancomat, carte di credito e carte prepagate in Italia sta diventando sempre piu' sicuro.creditcard.jpg
Le cifre indicate, secondo il Tesoro, sono "importanti ma risultano essere molto al di sotto dei valori riscontrati in altri paesi europei". Il tasso di frode per l'Italia nel 2011 (valore del frodato sul totale delle transazioni effettuate) risulta pari a 0,0196% (in diminuzione, rispetto al tasso del 2010, del 13,6%), molto inferiore a quello di Regno Unito (0,061%), Francia (0,061%) e Australia (0,051%). Anche rispetto al numero delle transazioni il fenomeno risulta in calo.

La frequenza di operazioni non riconosciute nel 2011 sul totale delle transazioni effettuate e' pari allo 0,0121%, circa il 14% in meno sul 2010.
"L'Italia e' ancora il popolo del bancomat che usa la carta piu' per prelevare contante che come normale mezzo di pagamento alternativo al contante. Eppure in Italia l'utilizzo della carta risulta piu' sicuro che in altri paesi", commenta Giuseppe Maresca, direttore per la prevenzione dei reati finanziari presso il Dipartimento del Tesoro.
Dal confronto con altri paese emerge come, a parita' di transazioni, la Francia e la Gran Bretagna, ad esempio, subiscano piu' del doppio delle perdite rispetto all'Italia, con un'altra grande differenza: nel nostro paese le frodi piu' numerose riguardano transazioni con l'estero, mentre in questi paesi il fenomeno appare piu' nazionale. 
Rispetto ai canali utilizzati, quello Internet risulta in crescita (ha quasi triplicato i suoi valori) nel 2011 rispetto ai prelievi Atm e Pos che risultano comunque ancora i canali piu' diffusi di utilizzo delle carte con, di conseguenza, un'incidenza maggiore del tasso di frodi.
All'interno del canale Internet, e' in particolare nelle transazioni con l'estero che il fenomeno delle frodi cresce maggiormente, soprattutto in relazione alla categoria merceologica delle "Leisure activities" e con una forte concentrazione nella sotto-categoria del "Betting/Casino Gambling", in pratica i siti esteri di gioco e scommesse online. Circa le modalita' attraverso le quali la frode viene perpetrata, il Rapporto mostra, anche nel 2011, una netta prevalenza della contraffazione (clonazione) rispetto alle altre casistiche come l'utilizzo fraudolento del codice, lo smarrimento o furto della carta, etc. Negli altri paesi invece, dove i pagamenti online su Internet sono piu' diffusi, la modalita' di frode piu' comune e' appunto collegata a questo mezzo.
A livello regionale, nel corso del 2010, il peso del Nord-ovest e' dovuto alle sue due regioni principali: Piemonte (26%) e Lombardia (32%). Lazio ed Emilia Romagna seguono con un peso compreso fra l'9 e il 13%. Al di sotto del 5% ma rimanendo sopra il 2% troviamo la Liguria, la Toscana e il Veneto. Le regioni rimanenti, a esclusione della Campania, si collocano al di sotto dell' 1%. Nel 2011 si registra un calo diffuso in quasi tutte le regioni. La Campania e' l'unica regione in controtendenza che, con un aumento significativo (quasi il 30%), si riporta fra le prime cinque.

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