Sarà
che in Italia è difficile che un utente abbia vita facile nei confronti
di un qualsiasi gestore, o che, per vedersi attribuito un sacrosanto
diritto si debba per forza fare causa. Sarà perchè una società inglese
(che rispetta le regole in Inghilterra perchè il non rispettarle le
costerebbe caro) venendo in Italia si approfitta di un sistema che
tutela il forte e non il debole.
Sarà
che fregarsene di regole e leggi (oltre ad essere trasgressivo) è
ancorchè conveniente se un utente per difendersi deve arrivare a fare
causa e fare causa a Milano. Sarà che a pensar male si fa peccato ma
quasi sempre si pensa il giusto. Sarà che pensare che BT ITALIA se ne
freghi delle leggi e delle regole ben sapendo ciò che sta facendo, che,
il non rispettare le regole comporta un notevole guadagno economico e
che, soprattutto in Italia queste cose sono permesse.
BT
ITALIA è un operatore telefonico che opera in Italia da diverso tempo
di proprietà di British Telecom e che si riferisce (per pura scelta
commerciale) esclusivamente ad un target di professionisti.
Professionisti e non Consumatori ma pur sempre Utenti. In poco tempo
molti utenti si sono riferiti alla nostra associazione per gravi
disservizi causati dall’operatore telefonico BT ITALIA che,
evidentemente si è splendidamente adattato alla realtà italiana, ce la
mette tutta per non rispettare le leggi vigenti nel nostro paese.
L’Italia purtroppo non è l’Inghilterra.
Al
di la di disservizi tecnici (che possono capitare a tutti gli
operatori) gli utenti che si sono rivolti alla nostra associazione hanno
evidenziato:
1) procacciatori di affari che si sono presentati a nome di Telecom Italia (facendo forza sul nome abbastanza similare)
2) promesse di risparmio economico abissali (ovviamente non rispondenti alla realtà),
3) mancati traslochi di linea
4) fatturazioni fantasiose
5) utenti
che continuano a ricevere fatture (e contestuali richieste di addebito
in banca) nonostante le linee siano chiuse da tempo
6) mancate risposte a contestazioni degli utenti
7) risposte ciclostilate lontane da ciò che gli utenti hanno richiesto
8) disattivazione di linee nonostante siano in corso reclami
9) mancate presenze endemiche presso i vari corecom.
Insomma, potremmo ancora continuare la lista. Cosa
strana è che tutti gli utenti che sino rivolti alla nostra associazione
lamentano il distacco della linea nonostante ci siano reclami o
addirittura richieste di conciliazione in corso nonostante quanto
stabilito dall’Autorità per le Garanzie delle Telecomunicazioni
“L'operatore,
salvi i casi di frode, di ripetuti ritardi di pagamento o di ripetuti
mancati pagamenti e per quanto tecnicamente fattibile, puo' disporre la
sospensione del servizio solo con riferimento al servizio interessato dal mancato pagamento.
Va tenuto presente che: non puo' intendersi come mancato pagamento il
pagamento parziale di una o piu' fatture da parte dell’utente, qualora
il pagamento omesso riguardi addebiti oggetto di contestazione, con
riferimento ai quali sia pendente una procedura di reclamo ovvero di
risoluzione della controversia davanti al Corecom (vedi sotto); il
ritardato o mancato pagamento non puo' intendersi come ripetuto se nei
sei mesi precedenti la scadenza della fattura in questione i pagamenti
sono stati effettuati senza ritardi; si puo' considerare ritardato
unicamente il pagamento avvenuto almeno quindici giorni oltre la
scadenza e fatti comunque salvi i casi di ritardo nella emissione o
consegna della fattura".
A.E.C.I.
chiede un immediato intervento dell’Autorità per verificare le anomalie
sopra riportate e sanzionare l’operatore telefonico e invita i
consumatori a riflettere prima di diventare clienti BT ITALIA.
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