Arriva l’intesa sul Ddl per la nullità delle cartelle esattoriali mancanti delle informazioni fondamentali, ovvero il disegno di legge per l’autotutela del contribuente in relazione alle cosiddette “cartelle pazze” di Equitalia: si tratta del disegno di legge n. 1551 “Disposizioni per l’annullamento obbligatorio in autotutela delle cartelle esattoriali prescritte”.
L’annullamento avverrà nei casi in cui la cartella esattoriale risulti «mancante dei requisiti essenziali ove non ci sia risposta dall’Ente impositore entro 220 giorni».
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Il contribuente dovrà attivare la procedura di annullamento della cartella inviando una dichiarazione al concessionario della riscossione entro 90 giorni dalla notifica della cartella, che a sua volta dovrà dare comunicazione all’Ente creditore entro 10 giorni.
A questo punto l’ente creditore, ovvero l’Amministrazione centrale o locale, dovrà rispondere nei successivi 60 giorni e la risposta dovrà pervenire comunque al contribuente entro un massimo di 220 giorni.
“L’annullamento di diritto” delle cartelle avverrà “in caso di mancato invio e trascorso inutilmente il termine di 220 giorni dalla dichiarazione iniziale”.
Al fine di scoraggiare i contribuenti meno onesti, che potrebbero pensare di approfittare in modo improprio di questa opportunità, il Ddl prevede una mega-sanzione dal 100 al 200% per chi presenta documentazione falsa, oltre alla responsabilità penale ove previsto.
Info presso: verona1@euroconsumatori.eu
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