"Situazione drammatica, inciderà su partenze pasquali"
La benzina raggiunge nuovi record, la media nazionale si attesta a 1,90-1,91 euro al litro, con punte di 1,99 euro al litro. "È il momento di bloccare questa corsa inarrestabile.
Rispetto all'inizio dell'anno, infatti, un pieno costa 10,50 euro in più, mentre, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, costa 22,50 euro in più". E' quanto affermano gli esperti di AECI in una nota. "Un aumento incredibile, ormai il rifornimento mensile per un'automobile (2 pieni al mese) arriva a costare oltre 191 euro. Questo vuol dire che - afferma l' associazione dei consumatori - la spesa per 2 pieni di benzina equivale a circa metà di quanto una famiglia media dovrà pagare per l'Imu".
E ancora "Una situazione drammatica, che inciderà pesantemente anche sull'andamento delle partenze in occasione della Pasqua per questo, come ribadiamo da tempo, è urgente avviare misure urgenti per contrastare questo fenomeno. La prima cosa da fare, in questo senso, è realizzare l'accisa mobile: cioè quel meccanismo automatico che prevede una diminuzione dell'accisa quando aumenta l'Iva sul prezzo industriale della benzina a causa del petrolio). Strumento essenziale, in grado di riequilibrare la tassazione".
Inoltre, prosegue, "è necessario, da un lato disporre controlli e verifiche sui meccanismi speculativi (a partire dalla doppia velocità) e, dall'altro, agire con determinazione in direzione della modernizzazione e della completa liberalizzazione del settore. Ovviamente, in questo scenario, è impensabile e sarebbe da irresponsabili aumentare ulteriormente l'Iva da settembre".
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